Acqua Sorgente è il nuovo progetto del Club Alpino Italiano per l’identificazione, la classificazione e il monitoraggio delle sorgenti d’acqua che si trovano nell’ambiente montano di tutto il territorio nazionale.

L’obiettivo del progetto è quello di capire quante sorgenti sono presenti nei territori alpini e appenninici del nostro Paese, dove si trovano, quali sono le loro caratteristiche e le loro variazioni temporali.

La Sezione CAI Tregnago ha accolto positivamente l’invito a partecipare attivamente, impegnandosi ad identificare, classificare e monitorare le sorgenti d’acqua presenti sul territorio di riferimento, l’alta Val d’Illasi, in particolare la Val Freselle.

Cosa si intende con sorgente?
Un punto o zona ristretta della superficie del suolo dove si manifesta la venuta a giorno di acque sotterranee per cause naturali. Per poter usare l’acqua spesso le sorgenti vengono captate. Per captazione si intende un opera artificiale che raccoglie le acque di una sorgente per convogliarle e portarle o ad una rete acquedottistica o ad una fonte locale.

Una fonte o fontanella è la struttura artificiale che serve ad erogare l’acqua. Questa può essere alimentata direttamente da un sorgente, in tal caso è di interesse per il monitoraggio. Oppure può essere alimentata dalla rete acquedottistica, in tal caso non è di interesse per il monitoraggio. Tendenzialmente una fonte o fontanella localizzata in un centro urbano e potenzialmente dotata di un rubinetto sarà alimentata dall’acquedotto.

In piccoli centri abitati in montagna si potranno trovare fonti e fontanelle direttamente alimentate da una sorgente che possono essere monitorate.
Inoltre una fonte o fontanella che si trovi lontano da centri abitati, nel bosco e/o lungo i sentieri, sarà quasi certamente alimentata da una sorgente molto vicina e può essere quindi monitorata.

Cosa monitorare di una sorgente?
È stata predisposta una procedura di monitoraggio, che suggeriamo di leggere al seguente link.

I dati acquisti durante il monitoraggio verranno caricati sull’App del Sentierista e messi a disposizione di tutti attraverso questa pagina web.

Non è obbligatorio acquisire tutti dati, anche solo uno dei tre passaggi sotto riportati da informazioni utili.

  1. Presenza/assenza di acqua. Foto di dettaglio della sorgente e del contesto verso e alle spalle della sorgente stessa;
  2. Portata della sorgente. Ad esempio utilizzando una borraccia ed un cronometro (da smartphone o orologio);
  3. Conducibilità elettrica e temperatura. Attraverso uno strumento (conduttimetro) messo a disposizione dal CAI centrale, è possibile, se presente durante il rilievo, misurare la conducibilità elettrica e la temperatura.

Cos’è la conducibilità elettrica e perché è importante?
Hai mai osservato ciò che rimane nella pentola per la pasta se la dimentichiamo a bollire oppure se lasciamo evaporare dell’acqua da un piatto?

Sicuramente dei residui biancastri, che possiamo vedere e toccare. Quando l’acqua viene a contatto con il terreno, con le rocce, alcuni minerali e sali si sciolgono. Analogamente, si sciolgono anche eventuali inquinanti di diversa natura provenienti da sversamenti irresponsabili.

La conducibilità elettrica riflette quindi la capacità di un’acqua di condurre corrente elettrica. Indica quindi la quantità totale di sali disciolti.

E’ un parametro importante per valutare la qualità dell’acqua e può essere utilizzato come indicatore di salinità: valori elevati di conducibilità indica elevate quantità di solidi (sali) disciolti in acqua.

Attraverso una approssimazione è possibile legare il dato di conducibilità alla durezza dell’acqua. È bene però tener conto come la durezza sia in realtà legata alla quantità di sali di calcio e magnesio, mentre la conducibilità tiene conto anche di altri sali, come ad esempio quelli a base sodio.

Ma il pH non viene misurato?
Nel progetto AcquaSorgente no, il pH non viene misurato.

Tuttavia, grazie alla disponibilità di alcuni soci, è possibile arricchire i dati con la misura del pH.

Il pH è molto importante per determinare la natura corrosiva dell’acqua.

Ad esempio, la corrosione chimica (carsismo) del calcio carbonato (CaCO3), principale componente delle montagne veronesi, per mezzo di acqua acida (derivante dalla dissoluzione dell’anidride carbonica in acqua), porta alla formazione del bicarbonato di calcio, sale molto solubile in acqua. Il pH delle acque del nostro territorio riflette quindi la natura chimico-fisica dei processi chimici.

Come riflesso di tutto ciò, la flora presente nel nostro territorio è funzione della conducibilità dei sali disciolti e pH. Una variazione di questi valori, ad esempio a causa dei cambiamenti climatici o dell’acidità delle piogge (da inquinamento), possono contribuire alla riduzione della biodiversità.

Per complicare il tutto… pH, solidi disciolti e conducibilità dipendono dalla temperatura. È quindi fondamentale misurare i dati direttamente alla sorgente di interesse.

Cosa abbiamo già censito?

Come visto nelle considerazioni sopra riportate, è fondamentale quindi misurare i dati direttamente alla sorgente di interesse, ripetuta nel tempo (monitoraggio), grazie al quale capire come le sorgenti cambiano nel tempo a seconda delle condizioni meteo-climatiche.

Il progetto, iniziato dalla Sezione CAI di Tregnago ad aprile 2024, ha visto finora l’analisi di alcune sorgenti i cui dati del monitoraggio sono riepilogati nella tabella sottostante.

Il nostro territorio è (fortunatamente!) ricco di sorgenti che necessitano di identificazione e monitoraggio continuo.